L'articolo descrive alcune variazioni nelle strategie di acquisizione: come le società di private equity acquisiranno marchi di cosmetici sempre più piccoli (o società partner per quanto riguarda tecnologia e produzione) e assumeranno anche profili di rischio maggiori, entrando con interessi di minoranza per intercettare prima la loro crescita, a testimoniare come la crescita dei brand di cosmetici possa essere sempre più veloce nel caso di marchi che hanno accesso diretto al pubblico o che hanno la capacità di costruire una community di follower.

Per essere sostenibile, un profumo deve essere cruelty-free, non deve contenere materie prime derivate dallo sfruttamento del suolo e della flora e deve essere il più trasparente possibile nell'indicare i suoi ingredienti e la loro origine.

Questo sondaggio condotto da BW Confidential nel periodo tra il 27 aprile e il 3 maggio ha ricevuto una risposta da 392 professionisti del settore (tra comunità di distribuzione, marchi e fornitori).
Il 49% ha dichiarato di aspettarsi un calo delle vendite molto evidente. La maggioranza, il 57%, ha anche affermato che nonostante i negozi possano riaprire, avranno bisogno di più di tre mesi per recuperare le vendite. Il 43% ha anche evidenziato la mancanza di chiarezza sulle nuove regole e protocolli igienici che i rivenditori dovrebbero adottare.
Avendo consistenti giacenza di prodotti avanzati ancora in stock, il 74% di loro sta valutando di applicare un'operazione di scontistica, mentre solo il 2% ha dichiarato di non prendere in considerazione tale opzione.
Inoltre c'è anche un evidente disaccordo tra il 38% dei professionisti che ritiene che le vendite online continueranno ad eccellere e il 30% dei quali stima che le vendite online seguiranno effettivamente un trend discendente.

In questa analisi recentemente diffusa durante un webinar di Yarden Horowitz (co-fondatore dell'azienda "Spate"), possiamo osservare quali tendenze riguardanti gli ingredienti cosmetici hanno avuto maggior successo durante il periodo dominato dal COVID-19.
I primi risultati significativi a emergere sono i dati sulle "stelle nascenti", gli ingredienti più cercati sul web, e sulle "stelle nascenti sostenute", che segnalano un crescente interesse da parte dei consumatori per i prodotti naturali che rafforzano il sistema immunitario e proteggono la loro salute.
La tendenza dei prodotti fai da te (come i disinfettanti per le mani) ha permesso ai consumatori di sviluppare una maggiore comprensione e consapevolezza degli ingredienti e delle materie prime dei prodotti.
Inoltre lo studio rivela come tra le principali preoccupazioni vi sia un crescente bisogno di prodotti antibatterici e antivirali, che contribuiranno a ridurre i rischi per la salute e a limitare la diffusione del virus.
Infine, esaminiamo i risultati per le "categorie delle stelle nascenti", quelle categorie di prodotti che hanno ricevuto l'interesse in più rapida crescita da un mese all'altro.

Il forte interesse per la sostenibilità, l'aromaterapia e gli ingredienti naturali degli ultimi mesi ha visto una crescita esponenziale soprattutto durante il lockdown: c'è stato un picco nella domanda dei consumatori per prodotti con ingredienti naturali che avessero anche proprietà antivirali e antibatteriche, al fine di sostenere e migliorare il loro sistema immunitario e ridurre al minimo i rischi del COVID-19.

In un'intervista molto aperta e onesta, la profumiera Nathalie Feisthauer spiega i motivi per cui ha scelto di lasciare il mercato di massa e le maggiori società di produzione di essenze per entrare a far parte del mercato dei profumi di nicchia come freelance.

Dopo un'analisi così scoraggiante ma necessaria e rivelatrice del ruolo giocato nel settore del beauty dall'inquinamento atmosfertico, questo articolo fa luce su una serie di marchi di cosmetici il cui sforzo per la sostenibilità dei loro prodotti sta certamente dando l'esempio per tutti gli altri marchi al fine di creare una consapevolezza ecologia e un settore più responsabile.

Il COVID19 e il lockdown da esso causato hanno avuto alcune inevitabili e drastiche ripercussioni sulle vendite brick and mortar ed in negozio; tuttavia, le vendite online e gli e-commerce hanno già visto una crescita del 3%. I marchi che sono stati in grado di cavalcare l'onda di questo nuovo e inaspettato successo sono quelli che sono stati capaci di trovare nuovi metodi innovativi per incontrare virtualmente i loro clienti.