In quest’intervista Ludovic Bonneton ci parla della sua esperienza e del suo marchio. La sua missione nel dar vita al brand? Enfatizzare la dimensione artistica del profumo come esperienza sensoriale che potenzia e intensifica la vita.

Questo articolo riassume alcuni dati interessanti riguardo l’utilizzo di Twitter per il mondo del Beauty rispondendo alle 5 domande: Chi twitta, come twitta, cosa twitta, quando e dove. Curioso il fatto che quasi la metà di coloro che partecipano alle conversazioni sul beauty sono uomini, il fatto che meno della metà dei tweet includono foto e che il 7,7% delle conversazioni sul Beauty presenti su Twitter sono originate dalla Nigeria, classificandola come terzo paese nella classifica dei paesi che più producono tweet sul Beauty

Questo difficile anno è praticamente giunto al termine. È tempo di bilanci, decisioni e progetti futuri. Questo lungo articolo riepilogativo vi aiuterà a tirare le somme e ad entrare con un rinnovato e lungimirante spirito nel nuovo anno.

In quest’intervista Thibaud Crivelli parla dell’importanza del profumo nella sua vita e nella sua crescita, della sua visione sul mondo della profumeria, del suo marchio e di molto altro…

Come può un appassionato di profumi o un semplice curioso imparare di più sul mondo della profumeria, acquisire conoscenze ed esperienza? Seppur ancora piuttosto timide e contenute, dal 2000 sono sorte alcune iniziative volte a diffondere e democratizzare il mondo dell’olfatto e dei profumi. In questa intervista, Saskia Wilson-Brown ci spiega le iniziative messe in atto dall’Istituto da lei fondato.

Il settore del Beauty perderà circa 175 bilioni di dollari a causa del covid-19. Infatti, il comportamento dei consumatori è profondamente mutato dal momento che il lockdown, la quarantena e le nuove abitudini di vita legate alla reclusione in casa propria hanno reso meno indispensabile l’uso di prodotti di bellezza, in particolari quelli legati al makeup. I brand lungimiranti, che hanno saputo plasmarsi e rimodellarsi sulla base delle nuove abitudini passando o potenziando la loro presenza online e i loro e-commerce, hanno resistito molto meglio a questa crisi e hanno visto duplicare o triplicare le loro vendite online. La parola chiave è: innovazione.

Quest’anno, si sa, è diverso dal solito. Questo si traduce anche in diversi comportamenti di acquisto da parte dei consumatori: c’è chi spenderà di meno a causa dell’inevitabile crisi economica scaturita dalla pandemia, chi invece è disposto a spendere di più dal momento che tante spese abituali legate a viaggi, uscite, pranzi e cene fuori e via dicendo non sono state effettuate a causa delle restrizioni imposte dai governi dei vari paesi. Una cosa però è certa: ad accomunare tutti i consumatori c’è il desiderio della spedizione gratuita, addirittura più gradita di sconti e offerte…

Quest’anno l’e-commerce ha avuto una crescita esponenziale, dovuta all’impossibilità o alla paura dei cittadini di recarsi in negozio per fare acquisti. Per poter emergere da una pletora di micro-realtà e perseguire una strategia vincente ci sono alcuni punti su cui porre l’attenzione: l’attività SEO e Google Ads, la ricerca vocale e l’influencer marketing.

Ecco un breve riepilogo dei dati raccolti da McKinsey & Co che ha intervistato i clienti in Cina, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Germania per prevedere come si comporteranno gli acquirenti durante le festività natalizie.