Vi sono una serie di fattori culturali, sociali e demografici che ci portano a tollerare o perfino apprezzare degli odori poco gradevoli nei nostri prodotti di bellezza e a ritenere questi ultimi più efficaci di altri con un odore neutro o piacevole. Spesso infatti tali prodotti sono assimilati a delle medicine, un qualcosa che quindi ci fa del bene ma che ha spesso un sapore poco gustoso (basti pensare agli innumerevoli medicinali dal sapore piuttosto amaro). Alcuni cattivi odori possono poi essere per ognuno di noi legati invece a particolari situazioni o ricordi positivi e per questo essere più che apprezzati. Infine, dal momento che “chi bello vuole apparire un poco deve soffrire” è prassi comune fare degli sforzi o sacrifici (e quindi anche sopportare un cattivo odore) pur di godere degli effetti benefici di tali cosmetici.

Se un prodotto è idratante significa che un ingrediente è un umettante, mentre “moisturizer” indica che un ingrediente è occlusivo. Se la tua pelle è secca, significa che è povera di olio e quindi deve essere trattata con un moisturizer; se invece è disidratata, e quindi povera di acqua, ha bisogno di un idratante.

Questo articolo riassume nove errori che portano la nostra pelle ad invecchiare precocemente e a non essere sana come dovrebbe e potrebbe: non proteggersi dal sole, fumare, non rimuovere correttamente il trucco, bere poca acqua, non usare un idratante, mangiare in maniera poco sana e ingrassare o perdere peso velocemente, utilizzare procedure di applicazione dei cosmetici non corrette e usare prodotti naturali non sicuri.

Leggiamo, tramite le parole della profumiera indipendente Sherri Sebastian, come il suo lavoro si sia modificato, in meglio, a causa dell’isolamento dovuto al Covid-19.

Le sfide da affrontare per rendere il mondo della cosmetica più “verde”, sostenibile, ecocompatibile e trasparente

La struttura piramidale di una fragranza è un metodo semplice, chiaro ed intuitivo per spiegare la composizione di un profumo e la disposizione delle sue materie prime. Non va però intesa come un qualcosa di strettamente vincolante e limitante: un profumo è ben più della somma matematica delle sue componenti.

Per marketing olfattivo si intende la pratica di associare ad un brand e al suo luogo di rappresentanza o ai negozi fisici o ad un particolare ambiente un profumo inedito che ne sia l’inequivocabile firma olfattiva. Si tratta di una scelta a volte onerosa ma fondamentale per i risultati positivi che può causare a livello di engagement, conversioni, fidelizzazione della clientela…

Trovare la propria firma olfattiva è difficile e richiede del tempo. Deve soddisfarci appieno, rappresentare la nostra personalità, essere unica e creare un tutto armonico con la nostra persona. Leggiamo il punto di vista di Emma J Leah, profumiera presso Fleurage, una casa profumiera indipendente di Gold Coast.